Enigma Amiga RunGli Articoli di EAR - Shareware


Una valanga di novità, tanto ottimismo e tanta voglia di fare. Solita vagonata di novità in arrivo dalla "rete". I softwaristi di Amiga non stanno fermi un attimo, ma bensi producono, producono e producono. E come tutti voi sapete produzione significa sopravvivenza, soprattutto per il nostro Amiga.

HOST CONTACTED

di Maurizio Bonomi (bonomi@skylink.it)

Certo che è incredibile! Amiga è stato dato per morto o perlomeno agonizzante già 5 o 6 anni fa. Da allora di byte nei nostri bus ne sono passati e il futuro resta sempre un mistero. Ciò che è comunque sicuro è che sotto i miei polpastrelli si trova ancora la tastiera di un "vecchio" Amiga 2000 che, vi assicuro, "tira" ancora come un treno. Sicuramente merito di qualche pompatina qua e là, di qualche settimana di lavoro e di configurazione, ma soprattutto merito del software che circola ancora in questi vecchi chip. In questa rubrica mensile non ho MAI trovato difficoltà nel trovare argomenti di cui trattare, le novità software sono sempre state incessanti e spesso, addirittura inaspettate. Questo ritmo è la vera linfa vitale che sostiene Amiga. Allora rivitalizziamo in nostri vecchi compagni di silicio con questa ennesima "slavina" di novità!! E ricordatevi, prima di iniziare, di coprirvi la testa...

Le novità non-Aminet

Prima di entrare tra le innumerevoli braccia di mamma Aminet, facciamo un giro nel WEB e vediamo che troviamo di nuovo. Chi di voi non conosce MCP (o Master Control Program)? Spero nessuno, dato che simpatico o antipatico vi possa essere è comunque la più riuscita e studiata commodity della storia amighista. I programmatori di questo storico programma si chiamano AlienDesign e sono "diretti" sapientemente dal "grande" Stefan Sommerfeld. Ma dov'é la novità ? La novità AlienDesign si chiama Scalos e ora vi dirò di che si tratta. Innanzitutto: Scalos non è un altro nuovo Sistema Operativo, come il suo nome può (accidentalmente) suggerire. Scalos è un vero e proprio sostituto del Workbench. L'esigenza di fornire un'alternativa al grande vecchio Workbench risiede proprio nella sua struttura oramai obsoleta e anzianotta. L'approccio iniziale di Scalos è quello di aumentare le funzionalità del workbench restituendo lo stesso "look & feel" dell'originale. La via delle patch è chiaramente da escludere, rimane quindi la sostituzione in toto. Molti di voi diranno: "ma già Directory Opus versione 5.5 lo fa, cosa ce ne facciamo di un'altro simile ?". L'autore sostiene di aver creato un'emulazione Workbench molto più efficace, veloce e meno ricca di inutili orpelli. Infatti Scalos possiede sicuramente meno funzioni di Dopus ma permette una migliore flessibilità di movimento da parte dell'utente. Per ora le versioni preliminari sono, giustamente, scaricabili solo dagli sviluppatori registrati. Esiste uno snapshot esplicativo (che ho scaricato per voi) che promette molto bene. Rimaniamo in attesa di ulteriori sviluppi. Ma che cosa promette questo Scalos ? Eccovi un elenco delle feature promesse da questa importante utility. - 100% compatibile con il vero Workbench. - aritmetica a 64bit per le dimensioni degli Hard Disk (partizioni da 4 Gbytes). - pieno multitasking, ogni finestra possiede un proprio task e tutti le funzioni (tra cui il drag'n'drop) funzionano in modo asincrono. - supportati tutti gli Icon-imagetypes così come il Backfill o Complement, bordo delle icone configurabile e supporto diretto delle NEWICON. - nuovo metodo di trascinamento delle icone, più efficente, veloce (sopratutto su schede grafiche). Con il mouse si "trascineranno" non solo le icone ma anche i testi a loro associati. - compatibilità con cybergraphics e con i datatypes a 24bit - supporto illimitato dei window-pattern, configurabili attraverso ToolTypes. - ruotine ottimizzata per i background-pattern. Il singolo pattern può essere tiled, centrato o anche adattato alla finestra ospite. Migliore controllo del dithering e dei colori dei pattern attraverso l'uso della render.library. - scroll del contenuto delle finestre anche tramite freccie. - finestre workbench TUTTE iconificabili. - programma esterno di configurazione - nuova gestione della palette (mai più icone viola elettrico!). e molto molto più... Niente da dire, dunque. Il prodotto pare interessante, ma prima di saltare sul nostro tavolo e darsi alla pazza gioia aspettiamo di vedere una prima release ufficiale. Altra novità ancora fantasma è rappresentata dalla nuova release di AWEB: la 3.0. In questa versione Amitrix (il produttore) promette: supporto per i frame, table con fondini, FTP (era ora!), interfaccia a plug-in, autorizzazioni, e altre caratteristiche minori. La guerra tra IBrowse, Voyager NG e AWeb si è definitivamente scatenata e noi utenti non possiamo altro che trarne beneficio. Intanto aspettiamo che AWEB 3 faccia la sua comparsa. Gli utenti di schede grafiche (magari assidui utilizzatori di cybergraphics) non potranno che gioire nel sapere che il software Picasso96 viene aggiornato in continuazione, con un ritmo quasi vertiginoso. Lo sviluppo di questo software RTG è contraddistinto da un'evoluzione decisamente "verticale" che ha permesso di fissare bug, estendere funzioni e compatibilità in modo da creare una vera e propria alternativa alle librerie cybergraphics (divenute, oramai, lo standard de-facto). Vi ricordate l'accorato appello che chiudeva la recensioni di Imagine 5? Beh, pare che questa volta ci siamo. L'ultima versione di questo storico programma ha avuto un tale successo che Impulse ha deciso di "sfornare" al più presto la versione 6 che avrà, udite udite, lo stesso prezzo della versione 5 (100 dollari). In quel di Minneapolis hanno decisamente capito come si devono trattare gli utenti Amiga!! Ma ora vediamo di fare un saltino dalle parti di Aminet per vedere che aria tira...

Il software Aminet

Cominciamo subito ad analizzare il file RECENT di questo mese (al momento di scrivere è metà giugno). Per chi di voi ritiene che MUI sia troppo giocattolosa e ingombrante può provare a dare un'occhiata alle librerie ClassAct scaricandosi il file ClassAct2Demo.lha (directory dev/gui). Queste librerie offrono meno decorazioni, meno configurabilità della MUI, ma sono estremamente veloci e posseggono un look gradevole. Sono adatte specialmente ai possessori di A1200 lisci o di macchine sprovviste di un'uscita video sufficientemente veloce (vedi ECS) che con MUI potrebbero trovarsi un po' in difficoltà. Tenete conto anche che Aweb 3 (appena annunciato) fa uso proprio di queste librerie. Per gli appassionati delle commodity "totali" (come il succitato MCP) troviamo l'ennesimo aggiornamento di MultiCX contenuto nell'archivio mcx274.lha (directory util/cdity). Per chi non lo sapesse MultiCX offre la possibilità di controllare diversi parametri legati al workbench, alle periferiche (come il mouse, il video) e al sistema operativo. Questo avviene, solitamente, tramite patch, piccoli codici residenti in memoria e settaggi di particolari variabili di sistema. Il programma non possiede alcuna interfaccia di configurazione (in modo da risparmiare preziosa memoria) ma bensì usa il metodo delle TOOLTYPES per comunicare con l'utente. Questo approccio non è di sicuro tra i più amichevoli. Per gli amanti della GUI esiste una piccola utility che fornisce un'interfaccia separata per la gestione delle preferenze il cui nome è MUI_MultiCX. E' evidente che per funzionare necessita della presenza delle librerie MUI... Questo mese, i cosidetti "scontenti della ASL", possono trovare pane per i loro denti. Il tool denominato AFR è una vera e propria patch sostitutiva, simile ad RTPatch, che intercetta le chiamate al filerequester della libreria ASL e le dirotta verso il proprio sistema di gestione dei file. Il file requester sostitutivo ricorda moltissimo il mitico MFR o Magic File Requester, in quanto offre un'interfaccia ad icone differenziate (alla Macintosh) e la possibilità di controllare tutte le device (logiche e non) collegate al sistema. Il programma lo trovate nell'archivio AFR_2227.lha presente nella directory util/boot. Per i fortunati possessori di schede acceleratrici (come il sottoscritto) la voglia di velocità non ha mai fine. Spesso questa smania incontrollabile ci porta a vagare per la rete alla ricerca delle più disparate patch velocistiche che, magari, ci permettono di aumentare del 10% la velocità di quel programma o di quell'altra utility. Spesso e volentieri questi prodotti sono delle vere e proprie bufale o magari sono "praticamente" inutili perché offrono incrementi di velocità del tutto impercettibili. Non so se includere in questa ultima categoria FastExec, in quanto offre un discreto controllo su molti aspetti legati alla CPU e al sistema. FastExec permette di copiare parti di sistema operativo (che nonostante il comando FASTROM risiedono ancora nella lenta CHIP) nella memoria FAST a 32 bit, in modo da ottenere una migliore efficienza del sistema soprattutto dal punto di vista prestazionale. Non avuto la possibilità di provare quanto siano "importanti" i vantaggi offerti da questo programmino. L'unica cosa che vi posso dire è che FastExec è pulito e non crea GURU inaspettate. Perlomeno, se fosse una bufala, è una bufala stabile!! Chi di voi non ha mai potuto sopportare i programmi di preferenza della commodore? Molti amighisti trovano questi tool decisamente mal studiati e poco efficienti. SerialPrefs sostituisce il vecchio Serial della Commodore in modo da arrivare là dove il vecchio programma non arriva. Oggi esistono molte seriali su scheda di espansione che permettono di gestire velocità superiori a quella della seriale "di serie" (scusate il bisticcio) montata nei nostri Amiga. Con questo tool potete: o controllare meglio tutti i vantaggi offerti dalla nuova scheda oppure tirare il collo a quella su scheda madre. Assolutamente un "must" per chi possiede modem super-veloci e connessioni ad Internet super-efficienti. Per ultimo accontentiamo anche gli utenti che amano "farsi" le icone da soli. Con PIO_icon potete trasformare il vostro Personal Paint (versione 6.3 o superiore) in un potentissimo editor di icone. Personalmente trovo questo plug-in molto utile in quanto l'unico editor di icone shareware (Iconian) è strapieno di bachi e gestisce malissimo le newicons. Grazie a questa piccola componente Personal Paint, con i suoi innumerevoli strumenti di disegno e di elaborazione, diventa un ottimo e potente costruttore di interfacce. Manca solo la creatività, ma quella ce la dovete mettere voi...

Concludiamo

Pasto ottimo e abbondante, questo mese. Le novità extra-Aminet sono ancora tante e le tengo pronte per il prossimo appuntamento di Host Contacted. Nel frattempo vi esorto (se non lo avete già fatto) ad installarvi una connessione ad internet in modo da accedere più comodamente a queste importanti risorse. Chiudo questo appuntamento con il solito appello: se usate software shareware, registratevi! In questo modo contribuite ENORMEMENTE allo sviluppo di Amiga. Un computer senza software, per quanto potente sia, è un computer morto! Salute a tutti.


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